Oltre cento pianeti scoperti, in un solo colpo, attraverso i dati del telescopio Hubble.
Sono ben cento i nuovi pianeti scoperti da un team di ricercatori giapponesi dell’Università di Tokyo insieme, ad un gruppo di esperti del Massachusetts Institute of Technology e dell’Università della California. Sulla base dei dati raccolti dal telescopio spaziale Kepler, della Nasa, gli studiosi hanno verificato le caratteristiche di 277 ”segnali” captati dagli strumenti, incrociando i dati con i telescopi terrestri. Dei quasi trecento elementi individuati dal ”cacciatore dei pianeti”, ben 104 sono stati identificati come effettivamente pianeti. Corpi celesti lontanissimi, con caratteritiche radicalmente diverse e con dimensioni che vanno da quelle di Mercurio, il più piccolo pianeta del Sistema Solare, a quelle del ”gigante gassoso” Giove. Ampio anche il ”ventaglio” delle temperature con mondi infernali, con orbite molto vicine alle stelle di riferimento, a oggetti con poca luce e temperature glaciali.
Uno dei più interessanti, in particolare, è stato individuato nel sistema di K2-187, dove sono erano conosciuti già altri tre pianeti. Questo lontano oggetto, che per caratteristiche ricorda Nettuno, ruota intorno alla sua stella con un periodo orbitale di soli sette giorni. Una vicinanza alla stella che lo rende un inferno torrido. Nonostante l’ulteriore traguardo degli esperti, la ricerca degli esopianeti potrebbe essere solo all’inizio. Il lancio del Telescopio Spaziale James Webb, l’erede di Hubble, porterà all’individuazioni di nuovi mondi lontani.