Osservato da un team di esperti spagnoli, Wasp-69b ha mostrato una lunga coda di elio, strappato dall’atmosfera dalle radiazioni ultraviolette della vicina stella.
E’ un pianeta davvero particolare quello scoperto da un team di studiosi dell’Istituto di Astrofisica delle Canarie e descritto in una pubblicazione su Science. Si tratta di Wasp-69b, un esopianeta gassoso dalle dimensioni impressionanti, orbitante in una posizione molto ravvicinata alla stella di riferimento, a 160 milioni di anni luce dalla nostra posizione. Utilizzando gli spettografi dell’Osservatorio di Calar Alto, gli esperti hanno analizzato la composizione chimica del pianeta ed i processi prodotti dalla sua particolare vicinanza rispetto alla stella. Uno dei fenomeni scoperti è la ”fuga” dell’elio dal pianeta, un processo che produce una lunga scia di gas nello spazio, individuata dagli osservatori attraverso l’oscuramento della stella.
Grazie ai potenti strumenti di osservazione, gli studiosi sono riusciti ad analizzare anche la velocità con la quale le particelle di elio fuoriescono dall’atmosfera di Wasp-69b. Ma cosa provoca la ”fuga” del gas dal pianeta? Per gli esperti sono le radiazioni ultraviolette della stella all’origine del processo; un fenomeno osservato anche in altri corpi celesti con le stesse caratteristiche di Wasp-69b. Agli strumenti l’oggetto apparirebbe, dunque, come una sorta di palloncino rigonfio, dalla forma leggermente allungata.