E’ un’ondata di maltempo da record quella che ha colpito l’Australia, spaccata in due tra piogge torrenziali e devastanti incendi. A Sydney sono le precipitazioni a farla da padrone: qui due persone sono morte dopo che nell’arco di sole due ore è caduta l’equivalente di un mese di pioggia, con conseguenti e pericolose alluvioni che hanno paralizzato la città. Accanto alle vittime si contano anche i danni e non solo a causa del maltempo: anche gli incendi divampati nel Queensland, conseguenza di lunghi mesi di siccità, hanno seminato devastazione. Ben 138 i roghi individuati, alimentati dai venti intensi, tanto da rendere la situazione estremamente pericolosa e spingere le autorità a procedere con l’evacuazione di migliaia di persone.
Un Paese che deve fare i conti anche con le forti nevicate in montagna e con una intensa tempesta di sabbia, a conferma delle condizioni meteorologiche estreme e contrastanti tra nord, sud e le aree occidentali ed orientali. Almeno dieci salvataggi sono stati effettuati dai soccorritori nella sola città di Sydney a causa degli allagamenti, che hanno letteralmente bloccato il traffico e provocato la cancellazione o lo spostamento di più di 130 voli. Indicativamente sono caduti tra 50 e 100mm di pioggia tanto che gli esperti non hanno dubbi: si è trattato del giorno di novembre più piovoso mai registrato nella città australiana sin dal 1984. Ben 8000 i blackout provocati da acqua e vento forte, che si è fatto sentire anche per l’intera giornata del 29 novembre.