E’ un fenomeno davvero misterioso quello registrato dagli strumenti di tutto il mondo l’11 novembre scorso. Strane onde sismiche prodotte in un’area a circa 24 chilometri dalle coste di Mayotte, isola francese tra Africa e Madagascar, si sono propagate per una distanza incredibilmente ampia fino ad essere registrate dai sensori nello Zambia, in Kenya, Etiopia poi oltre oceano, lungo le coste cilene, canadesi, delle Hawaii ed in Nuova Zelanda. ”Mai sentito nulla di simile” ha immediatamente dichiarato il sismologo dell’università della Columbia Elkstrom, esperto nel campo di ”terremoti insoliti”. Sono davvero tante le caratteristiche che rendono del tutto uniche le onde sismiche registrate lungo le coste di Mayotte; a partire dalla vastissima diffusione, oltre alla bassa frequenza.
In ogni terremoto, spiega l’esperto, si producono onde primarie, secondarie, entrambe ad alta frequenza, ed infine le superficiali, prodotte solo durante i sismi più potenti ed in grado di percorrere anche l’intera superficie del pianeta per più volte. Sole le ultime, lente e lunghe, a risultare paragonabili a quelle di Mayotte. Nessun terremoto di forte intensità ha colpito l’area, perciò l’origine del fenomeno resta un mistero. Piccole scosse hanno colpito l’area nel corso degli ultimi mesi, fino ad una più intensa di 5.8 gradi della scala Richter, e poi il nulla; fino all’arrivo di queste strane onde sismiche. Intanto vengono avanzate le prime ipotesi sulle origini del fenomeno. Secondo alcuni potrebbe essere lo spostamento dell’isola a provocare le onde. Le stazioni GPS hanno scoperto, infatti, uno scivolamento verso est di circa sei centimetri e di 3 verso sud, probabilmente per la compressione di un ”corpo magmatico” sotterraneo. La produzione di onde simiche lente, di origine magmatica, è stato registrato, in passato, anche per il Monte Nyiragongo, in Congo e nelle Hawaii, poco lontano dal vulcano Kilauea.