Con ”soli” sei anni luce di distanza, Barnard’s Star b è il secondo esopianeta più vicino mai scoperto. Si tratta di un corpo celeste orbitante intorno alla Stella di Barnard, la nana rossa vagante più prossima al nostro Sistema Solare. Secondo i primi dati pubblicati sulla rivista Nature, l’oggetto ha una massa pari a 3,2 volte quella della Terra e viene illuminata debolmente dalla stella di riferimento, una piccola e fredda nana rossa che fornisce appena il 2% dell’energia che il Sole proietta verso il nostro pianeta.
Considerata da sempre un oggetto isolato nello spazio, la stella di Barnard è stata oggetto di un lungo studio da parte dei ricercatori dell’ESO e dai telescopi dell’HARPS. E’ chiamata anche ”stella freccia” per la velocità con la quale si sposta nel cielo notturno. Il suo rapido movimento nello spazio è accompagnato da un corpo celeste grande ed oscuro, con una temperatura prossima alla cosiddetta ”linea della neve”, il margine presso il quale l’acqua solidifica in ghiaccio. Le temperature potrebbero essere prossime ai 170 gradi sotto lo zero, una condizione che la renderebbe del tutto inospitale alla vita. Gli esperti hanno utilizzato il cosiddetto ”effetto Doppler” per rilevare la presenza del pianeta, ovvero il movimento della stella prodotto dalla presenza del pianeta orbitante. Alla luce dei dati le possibilità che la ”stella freccia” sia accompagnata da un pianeta sono del 99%.