Una potenza di 200 volte superiore a quella di Hubble. E’ l’Elt, Extremely Large Telescope dell’Eso, l’Osservatorio Europeo Australe, la cui costruzione è ufficialmente iniziata. Un progetto che guarda al futuro, pensato con l’obiettivo di raccogliere, una volta che il super telescopio entrerà in funzione, una quantità di luce pari a 200 telescopi spaziali simili ad Hubble. L’opera di costruzione è stata avviata sul Cerro Armazones, nel deserto di Atacama: questa zona delle Ande cilene è rinomata per ospitare potentissimi telescopi e qui entrerà in funzione anche l’Elt al quale sta lavorando, in qualità di membro dell’Eso con l’Inaf, anche l’Italia. Ma non solo perchè del Belpaese sono anche le aziende che lo stanno concretamente costruendo: al lavoro vi è un consorzio formato dal gruppo Astaldi, Cimolai ed Eie.
Una volta completato l’Eso sarà uno dei primi telescopi di nuova generazione e rappresenterà una rivoluzione completa per tutto quanto riguarda lo studio e la comprensione dell’universo. Dal punto di vista tecnico questo maxi telescopio sarà caratterizzato da uno specchio con un diametro di 39 metri, quasi 4 volte tanto il diametro di ognuno dei telescopi che compongono il Very Large Telescope ubicato nel deserto di Atacama. La struttura sarà a nido d’ape, una composizione di ben 798 specchi esagonali ognuno largo 1,4 metri che andando ad incastrarsi tra loro daranno forma all’enorme specchio.