E’ una missione durata ben nove anni quella di Kepler, il famoso cacciatore di pianeti della Nasa, prima missione per aprire la strada alla ricerca della vita al di fuori del Sistema Solare. Il carburante è terminato, pertanto il celebre telescopio spaziale va di fatto in pensione. Si tratta di una missione concepita 35 anni fa come ricordato dal responsabile della missione, William Borucki, del Centro di ricerca Ames della Nasa: “All’epoca non conoscevamo alcun pianeta esterno al Sistema Solare”.
La tecnica utilizzata da Kepler per cercare i pianeti era quella dei transiti: si basava cioè sull’analisi delle variazioni di luminosità della stella, conseguenza del passaggio di un pianeta contro il disco. Nell’arco di nove anni Kepler ha scoperto oltre 2600 pianeti ubicati fuori dal Sistema solare, ai quali si sommano 2900 possibili mondi alieni che andranno indagati in futuro con ulteriori osservazioni. Dalla Nasa hanno ricordato che è stato possibile dimostrare “che ci sono più pianeti che stelle nella Via Lattea, che molti somigliano alla Terra” e che alcuni di essi “sono alla giusta distanza dalla stella per ospitare acqua liquida, una condizionale favorevole alla vita”. Sono oltre 530 mila le stelle osservate da Kepler dal giorno del suo lancio, il 6 marzo 2009.