E’ partita la prima missione europea diretta verso il pianeta Mercurio, il più vicino al Sole ed il più interno del Sistema Solare. Lanciata alle 3.45 italiane dalla base europea di Kourou, Bepi Colombo, questo il nome della missione, impiegherà sette anni per raggiungere l’orbita di Mercurio, nel 2015. Il lanciatore Arianer 5 ha di fatto inviato nello spazio un veicolo, chiamato Mercury Composite Spacecraft, formato da quattro moduli, il tutto in poco più di sei metri di lunghezza e quasi quattro di larghezza, per 3,6 metri di altezza. Si tratta di una sfida di non poco conto per l’Europa, come ricordato dal direttore generale dell’Agenzia Spaziale Europea il quale ne ha ricordato i costi, circa due miliardi di euro. Jan Woerner ha inoltre sottolineato che si tratta di una “prima assoluta per l’Europa” e che i costi sono stati coperti in gran parte dall’Esa ma anche dagli stati membri dell’Esa i quali hanno fornito strumenti di vario tipo per contribuire ad una missione alla quale si lavora da circa vent’anni. Non meno importante è stato inoltre il contributo della Jaxa, l’agenzia spaziale del Giappone, con la quale l’Esa lavora a stretto contatto da tempo per mettere a punto la missione alla volta di Mercurio, pianeta caratterizzato da temperature estreme e ricco di misteri. Raggiungerlo permetterà di sottoporre la teoria della relatività di Einstein all’esame più difficile di sempre.
“In primo luogo – ha sottolineato Woerner – è una missione diretta a un pianeta caldissimo come Mercurio, il più vicino al Sole; in secondo luogo è la prima volta che la propulsione solare elettrica viene utilizzata per un viaggio così lungo”, ben nove miliardi di chilometri da coprire nell’arco di sette anni, il tutto risentendo della enorme forza di gravità del Sole trovandosi nelle condizioni di dover frenare costantemente. Infine ha aggiunto, “è molto importante il carattere internazionale di questa missione, che oltre all’Esa coinvolge il Giappone”. L’Italia è in prima fila nella missione Bepi Colombo con l’Asi e l’Inaf e l’università Sapienza di Roma, oltre alla partecipazione della Thales Alenia Space (Thales-Leonardo). Nel 2020 l’Esa prevede di lanciare Solar Orbiter, la missione diretta verso il Sole e Bepi Colombo rappresenta, dal punto di vista tecnologico, un apripista.