Si è fatto terribilmente drammatico il bilancio delle vittime dello tsunami che ha colpito diverse località dell’Indonesia, conseguenza dell’altrettanto violento terremoto di magnitudo 7.5 che ha interessato il Paese. L’ultimo bilancio parla di 832 morti, un numero molto alto e che potrebbe aumentare ulteriormente dal momento che almeno altre 200 persone risultano tutt’ora disperse o sepolte sotto le macerie.
Il portavoce della Protezione civile Sutopo Purwo Nugroho ha confermato questi numeri che hanno spinto le autorità a valutare l’ipotesi di una sepoltura di massa per ragioni sanitarie. I numeri delle vittime e dei feriti diffusi riguardano prevalentemente la città di Palu, che si trova ad un’ottantina di chilometri dall’epicentro del terremoto ma lo tsunami ha colpito anche altre località ed in particolare la città di Donggala che si trova a soli 27 km dall’epicentro. Ampie aree costiere non sono ancora state raggiunte dai soccorritori, si teme dunque che il numero dei morti possa ampiamente superare il migliaio. I soccorritori hanno individuato un complesso residenziale, a Palu, sotto le cui macerie sono stati trovati e recuperati molti corpi ma almeno 90 persone dovrebbero ancora essere rintracciate stando a quanto riferito dal responsabile del villaggio nel quale gli edifici crollati durante il terremoto sorgevano.