Il clima caldo degli ultimi mesi, con lunghi periodi di siccità, ha fatto riemergere le ‘’pietre della fame’’ in Germania. Si tratta di rocce immerse nel letto del fiume Elba che tornano in superficie solo in ‘’periodi di secca’’, ovvero quando la mancanza di piogge abbassa il livello delle acque. Sulle pietre sono state incise, nei secoli, frasi minacciose, segno di periodi cupi per la mancanza di acqua. “Abbiamo pianto e piangerete” , “Chi mi ha visto una volta, ha pianto. Quelli che mi vedono ora piangeranno ”; le frasi sono accompagnate dai rispettivi anni di siccità, con datazioni dal quattrocento fino agli inizi del secolo scorso.
La mancanza di acqua nel fiume rappresentava il sinonimo di cattivi raccolti per gli agricoltori e dell’interruzione del trasporto fluviale, con gravi rischi per il sostentamento delle famiglie che vivevano lungo gli argini. Ancora oggi ritorno delle pietre in superficie viene visto come un cattivo presagio per gli abitanti del posto; un segnale di come l’acqua rimanga ancora un bene prezioso.