Le calotte polari con le loro superfici ghiacciate che raggiungono le temperature minime terrestri, sono quelle che fanno assomigliare la terra a tutti gli altri pianeti. In queste zone inospitali sono installate le apparecchiature per la misurazione delle temperature. La stazione di ricerca russa Vostok, situata sopra 3500 metri di ghiaccio è quella più vicina alla cima del Polo Sud ed è quella che nel 1983 aveva registrato la temperatura più fredda in assoluto mai registrata sulla Terra: -89 gradi Celsius. L’aria era talmente fredda che gli scienzati russi usciti all’esterno ad effettuare i rilevamenti, indossavano maschere che la riscaldavano prima che la respirassero, perchè respirare l’aria così fredda avrebbe provocato loro un’emorragia polmonare.
Per questo motivo sulla sommità del Polo Sud non esistono stazioni metereologiche ma la registrazione è stata possibile grazie ai satelliti che sorvolando la calotta sono in grado di misurarne la temperatura. Così da una ricerca pubblicata su Geophysical Research Letters da un gruppo di ricercatori con a capo Ted Scambios del National Snow and Ice Data Center della University of Colorado, Boulder è stato confermato il nuovo record di -98 gradi Celsius. Consultando i dati registrati negli anni, Scambos e i suoi colleghi hanno scoperto degli avvallamenti sulla calotta non visibili ad occhio nudo, ma intensamente freddi, effetto probabilmente dovuto al fatto che al loro interno affonda l’aria fredda.
Hanno anche scoperto che la temperatura non è uniforme ma è più calda verso l’alto che verso il terreno, vicino alla testa di un individuo sarebbe -94 e vicino ai piedi -98.
Per avere queste temperature record occorrono però delle condizioni ideali: cuore dell’inverno artico, sole assente da molto tempo, aria ferma per alcuni giorni, cielo èerfettamente sereno senza nessun velo di copertura nuvolosa neppure in terra, come la “diamond dust” nube composta da cristalli di ghiaccio, formata sul suolo perché il ghiaccio emana un minimo di calore che viene assorbito dal vapore acqueo presente in atmosfera e poi intrappolato nella parte più bassa, quindi sulla suoerficie rendendola più calda. Questo effetto impedirà di battere nel futuro il nuovo record ed è deleterio anche per i telescopi installati nella zona per scrutare lo spazio da una posizione privilegiata.