C’è uno stretto collegamento tra lo scioglimento dei ghiacci ai poli e le modalità con le quali avviene la circolazione, nell’oceano Atlantico, delle correnti. Uno studio i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature Communications è andato ad approfondire la questione attraverso l’analisi della composizione chimica dei sedimenti oceanici, consentendo agli esperti di capire di fatto come è variata, in seguito al mutamento del clima, la circolazione delle correnti atlantiche. Il team della scuola di scienze della terra dell’università di Bristol, Inghilterra, ha sottolineato che trovare le prove di questo collegamento non è stato per nulla semplice.
Hong Chin Ng, che ha coordinato il gruppo di lavoro, ha spiegato che “da quando la Terra è uscita dall’ultima era glaciale, circa 20.000 anni fa, ha avuto profondi e rapidi cambiamenti del clima, della concentrazione di anidride carbonica e del volume dei ghiacci”, sottolineando che “i cambiamenti della circolazione delle correnti nell’Oceano Atlantico hanno giocato un importante ruolo nel condizionare questi eventi climatici”. Grazie allo studio dunque sono stati portati alla luce i primi indizi, legati all’analisi degli “elementi radioattivi nei sedimenti oceanici”, che permetteranno di fare, nel breve periodo, previsioni molto accurate in merito all’impatto dei prossimi cambiamenti del clima sulla circolazione delle correnti nell’Atlantico ma anche sul processo di scioglimento dei ghiacci.