Una scossa di terremoto violentissima, di magnitudo pari a 6.1 gradi della scala Richter, è avvenuta lunedì 18 giugno in Giappone. L’epicentro del sisma è stato localizzato tra le grandi città di Kyoto ed Osaka, un vero dramma in un Paese abituato a sostenere terremoti anche particolarmente intensi; in questo caso però il movimento tellurico ha interessato un bacino di popolazione di circa 4 milioni di persone, si sono dunque verificati danni ed è stato diffuso un primo bilancio di vittime e feriti. Si conterebbero al momento tre morti, tra i quali una bambina schiacciata dal crollo di un muro di cemento della scuola elementare da lei stessa frequentata a Takatsuki, a nord della città di Osaka. Una seconda vittima, un uomo di 84 anni, sarebbe stato travolto da una libreria nella sua abitazione, caduta in seguito alla violenza del sisma.
La terza vittima ha 80 anni secondo quanto riportato dai media locali. Si contano inoltre più di 200 feriti, alcuni dei quali in condizioni serie, tutti nella città di Osaka e nelle prefetture di Kyoto e Hyogo. L’USGS, il centro sismico americano, ha confermato riportando i dati dei suoi sismografi che il terremoto ha avuto un ipocentro localizzato a 15 km di profondità e che è avvenuto alle 7.58 ora locale, ovvero le 00.58 italiane. L’epicentro è stato individuato sulla terraferma, non distante dalle due grandi metropoli, nella zona di Kirataka. In seguito al sisma sono divampati, nelle aree industriali di Osaka, anche alcuni incendi.