La matematica e le scommesse: sabermetrica

Ai nostri giorni il mondo delle scommesse è uno dei più floridi e non a caso abbiamo assistito negli ultimi anni un fiorire di punti vendita e di siti specializzati in scommesse sportive. Il calcio è ancora lo sport su cui si scommette di più, cerchiamo di capire cosa c’entri la matematica con l’azzardo.

Una scommessa si basa su un principio molto semplice: si punta su un risultato e la quotazione relativa dà la misura della vincita. Le quote sono quindi basate sulla probabilità che si verifichi quel risultato ed è creata sulla base degli studi dei bookmakers. In genere chi scommette con regolarità effettua diverse ricerche prima di puntare, verifica infortuni e presenze, statistiche e formazione e poi si affida al proprio istinto per scegliere. Proprio per evitare la componente istintiva negli ultimi anni sono stati creati alcuni metodi matematici e statistici. Il primo a riflettere su questo binomio è stato Bill James, un appassionato di baseball che ha contribuito alla nascita della sabermetrica – da SABR, Society for American Baseball Research. Ad oggi la sabermetrica si è diffusa negli altri sport, compreso il calcio, anche con evidenti difficoltà a causa delle sue molte variabili, ad esempio il numero superiore di giocatori rispetto a sport come il baseball o il basket. Nel calcio troviamo parametri come il TSR (Total Shot Ratio), ovvero il totale dei tiri fatti e subiti, o il SoTR (Shots of Target Ratio), più specifico sui tiri in porta. E’ chiaro che non bastano statistiche di questo tipo per ricavare il livello delle prestazioni di un team. Il matematico Paul Riley, per ovviare a questo problema, ha creato lo Shot Position Average Model, basato sui dati di oltre 30000 tiri in Premier League dal 2009 al 2012, che fornisce un numero medio dei tiri che vanno effettuati prima di realizzare un gol. Altri indici includono la qualità dei tiri fatti e quindi esprimono la probabilità che una squadra segni.

Altri modelli, come quello di Michael Caley, prendono in considerazione anche i falli laterali o i calci d’angolo e associano la probabilità del gol a diverse aree del campo.

Nei prossimi anni è molto probabile che la sabermetrica migliori i modelli esistenti per adattarli sempre di più al mondo del calcio, noi aspettiamo i risultati!