Il fenomeno del sollevamento dell’area vulcanica nella zona dei Campi Flegrei deriverebbe dalla risalita dei gas. Si tratta di una nuova ipotesi avanzata dagli esperti dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli, dell’Istituto di Fisica del Globo di Parigi e dall’INGV. Gli studiosi hanno analizzato da vicino la deformazione del suolo nell’area della Solfatara e la composizione geochimica delle fumarole. I dati mostrerebbero, in particolare, come il fenomeno di bradisismo attuale risulti notevolmente differente da quello registrato negli anni ottanta. Se in quel periodo era il magma a risalire verso gli strati superiori, oggi sarebbero i gas magmatici provenienti dal serbatoio principale e presente ad una profondità di otto chilometri.
Il processo di risalita dei gas nell’area dei Campi Flegrei avrebbe provocato un aumento delle temperature della concentrazione di anidride carbonica nelle acque. Gli esperti puntualizzano, però, come quella appena avanzata sia una semplice interpretazione del fenomeno non implicando alcun cambiamento riguardo i piani della protezione civile che riguardano l’area.