Invenzione rivoluzionaria nel settore dell’energia pulita, quella messa a punto da un gruppo di ricercatori cinesi che hanno dato forma ad un prototipo di celle solari ibride in grado di produrre energia nnon soltanto grazie alla luce del sole. Il nuovo pannello solare proiettato verso il futuro infatti, funziona anche con le gocca di pioggia e questo potrebbe consentire, nell’arco di un periodo di tempo relativamente breve, di sviluppare pannelli solari adatti a tutte le stagioni e perfettamente funzionanti sia quando il tempo è nuvoloso che, se piove, anche durante la notte. Un nuovo tassello nel campo dell’energia solare, settore fortemente cresciuto negli ultimi anni grazie alla riduzione dei costi legati all’acquisto di pannelli solari; questa rapida crescita e diffusione del fotovoltaico non ha però fermato il lavoro di scienziati ed ingegneri i quali, in ogni parte del mondo, proseguono nella ricerca allo scopo di innovare i pannelli solari e renderli ancor più efficienti e sempre meno costosi. La Cina può essere considerato, in tal senso, il Paese leader nella produzione e distribuzione di energia solare.
La loro ultima scoperta consentirebbe di risolvere il principale problema legato alla produzione di energia solare ovvero la grande variabilità del fotovoltaico, dal momento che quando piove i pannelli producono, mediamente, solo un decimo dell’energia potenziale, e che durante la notte non vi è produzione alcuna. Del resto la Cina ha realizzato per prima pannelli solari a doppia facciata, che producono eneregia anche quando la luce colpisce la parte inferiore, con un incremento dell’energia elettrica prodotta pari al 10%. Un prodotto che nell’arco di 7 anni potrebbe rappresentare il 40% della quota del mercato del fotovoltaico.
“Il nostro dispositivo – ha sottolineato Baoquan Sun, leader del team di ricerca dell’università cinese di Soochow – è in grado di produrre elettricità in qualsiasi condizione meteorologica diurna. Inoltre, se c’è pioggia questo dispositivo fornisce elettricità anche di notte”. Nello studio “Integrating a Silicon Solar Cell with a Triboelectric Nanogenerator via a Mutual Electrode for Harvesting Energy from Sunlight and Raindrops” pubblicato su Nano, la rivista di nanotecnologia dell’American Chemical Society, viene descritta la scoperta. E’ attraverso un nanogeneratore triboelettrico che l’energia meccanica viene convertita in elettricità, in questo caso, grazie al movimento delle gocce di pioggia che cadono sulle celle solari, consentendo loro di raccogliere energia.