Fitte coltri di fumo avvolgono alcune aree delle isole Hawaii, sconvolte, in questi giorni, dalle eruzioni del vulcano Kilauea e dai fenomeni eruttivi secondari. Alti pennacchi di colore bianco si innalzano nel punto di contatto tra il magma e l’oceano per diversi metri in aria mettendo ad ulteriore rischio gli abitanti dell’area. Big Island è oggi completamente ricoperta da una fitta coltre di colore chiaro. Un fumo tossico, come sottolineano gli esperti, che può mettere in pericolo chi ne entra in contatto. Ma qual è il rischio che si corre?
In pratica, il contatto tra lava e l’acqua dell’oceano porta allo sviluppo di significative quantità di acido cloridrico e minuscole particelle di vetro che si disperdono nell’aria ricadendo anche a diversi chilometri dal cratere. Nel frattempo da vari punti dell’isola continuano a sgorgare lava attraverso bocche e spaccature che si aprono sul terreno. Fortunatamente il vento, nelle ultime ore, ha cominciato a sospingere i fumi lontani dalla costa.