Una gigantesca eruzione stellare, prodotta da Proxima Centauri, la stella più vicina al Sole, ha investito in pieno Proxima b. Un evento, registrato nel 2016, che conferma come le stelle nane rosse rappresentino una categoria di corpi celesti ”esuberanti” con fenomeni in grado di mettere a repentaglio lo sviluppo della vita sui pianeti. Il flare, avvistato dagli esperti dell’Università del Colorado, ha messo fine ad ogni speranza circa l’esistenza di forme di vita aliene sul pianeta roccioso. Le dimensioni dell’eruzione sono state davvero imponenti nell’ambito di un fenomeno che sulla Terra avrebbe avuto effetti devastanti.
La distanza tra la piccola stella ed il ”gemello della Terra” sono davvero ridotte, una condizione che espone l’oggetto a periodiche tempeste stellari, anche di forte entità. Insomma uno dei pianeti indicati come indiziato per ospitare forme di vita, esce dalla lista degli oggetti abitabili. E pensare che erano già in progetto dei viaggi spaziali verso il sistema planetario di Proxima Centauri.