Scoperta eccezionale al largo del Giappone: è stato infatti individuato un vero e proprio tesoro sommerso di oltre 16 milioni di tonnellate che potrebbe coprire il fabbisogno umano, in fatto di consumi da fonti rinnovabili, per diversi secoli. Si tratta infatti di un vero e proprio giacimento di terre rare individuato nelle acque dell’isola di Minami Torishima che, nelll’ambito delle tecnologie moderne quali veicoli ibridi al laser e magneti, rappresenta un patrimonio immenso situato ad una profondità di 5 chilometri e a 1900 chilometri di distanza da Tokyo. Sembra che i giacimenti, noti dal 2012 ma che allora non potevano essere sfruttati a causa dell’assenza di idonee tecnologie, potrebbero diventare una fonte primaria per il Giappone che potrebbe applicare le terre rare nell’industria. Di recente inoltre è stato calcolato con esattezza il loro quantitativo e tutte le informazioni aggiornate sono state riportate su Science Reports, periodico scientifico online pubblicato dal gruppo editoriale di Nature.
Ma di cosa si tratta? le terre rare sono una particolare gruppo di elementi chimici caratterizzati da proprietà uniche nel loro genere. Basti pensare che la loro applicazione va dalle batterie ricaricabili ai veicoli ibridi, fino alle turbine eoliche. Inoltre il giacimento è talmente colmo di tali elementi che da solo potrebbe soddisfare diverse centinaia di anni di consumo globale. L’economia giapponese potrebbe dunque trarne un notevole beneficio economico: è notizia delle ultime settimane che alcune società di estrazione e minerarie avrebbero già ottenuto importanti risultati in Borsa con azioni il cui valore è salito alle stelle.