Una sorta di ‘ragnatela’ formata da gas e polveri immortalate nella nebulosa di Orione. E’ quanto mostrato in un’istantanea, ottenuta unendo tra loro 296 diversi scatti della nebulosa stessa, che ritrae una ‘culla di stelle’ ad una distanza di 1350 anni luce dalla Terra. L’immagine è stata realizzata dal radiotelescopio Alma (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array) dell’Osservatorio europeo meridionale (Eso) e consentirà di comprendere meglio e con dovizia di particolari come una stella si forma e si evolve nei primi milioni di anni di vita. La ripresa nello spazio interstellare è particolare poichè si tratta della regione più vicina al nostro pianeta caratterizzata da intensa formazione stellare.
Per immortalarla è stato utilizzato anche il radiotelescopio di 30 metri di diametro Iram oltre che lo strumento Hawk-I del Very Large Telescope dell’Eso per quanto riguarda l’infrarosso. Ciò che è stato immediatamente notato è l’incredibilmente fitta rete di una serie di strutture dalla forma simile a filamenti, a formare un groviglio di 55 diversi fili. Si tratta in realtà di gas freddi: qui la materia collassa sotto il proprio peso e questo porta all’accensione di stelle nuove, su tutte il gruppo di stelle calde e con un età di pochi milioni di anni note come l’ammasso del Trapezio. Non certo una novità consideratoo che oltre quattro secoli fa venne osservato per la prima volta da Galileo.