E’ considerato uno dei mammiferi marini più rari al mondo e rischia l’estinzione nell’arco di pochi decenni. E’ la balena franca nordatlantica, una specie che oggi è in serio pericolo e la cui popolazione, negli ultimi anni, è stata ulteriormente decimata. L’allarme è stato lanciato pochi mesi fa dall’agenzia federale statunitense che si occupa delle condizioni di atmosfera e ocoeani (Noaa), rilanciato dal Guardian che sottolinea che se non si invertirà la rotta entro il 2040 la balena franca nordatlantica rischia l’estinzione. A parlare sono gli scienziati del Woods Hole Oceanographic Institution del Massachusetts i quali ritengono che le cause principali del calo di popolazione siano da ricercarsi nella diminuzione della fertilità e nell’innalzamento della mortalità di questa specie: basti pensare che sulla costa orientale degli Stati Uniti non è stata registrata alcuna nuova nascita nel corso dei mesi invernali, un dato preoccupante che rende drammaticamente concreta la previsione di estinzione entro pochi anni.
Ad oggi, secondo la Noaa, rimarrebbero solo 450 esemplari di questa specie, e 17 sarebbero morti nel soolo 2017. Senza mettere in atto azioni mirate e tempestive da parte delle autorità americane e canadesi, la popolazione di balene franche potrebbe non riprendersi e dunque estinguersi. E’ importante, secondo l’agenzia, ridurre le morti provocate dalle uomo, come quelle derivanti dalle collisioni con le navi ma anche gli incidenti con le attrezzature da pesca che, pur non provocando la morte dell’esemplare possono causare danni permanenti.