Dopo il gelido vento siberiano, sull’Italia ha fatto capolino anche la neve. Nevicate avevano già interessato nelle scorse ore le quote medio alte ma i fiocchi si sono spinti, a partire dalla nottata di sabato, anche a quote basse, cadendo copiosamente per alcune ore sulla Pianura Padana per poi spostarsi verso il centro ed il Sud Italia. Da alcune ore nevica in molte zone del Lazio, Roma compresa, dove dunque si è fatto sentire l’effetto dell’annunciato Burian. A Roma in particolare è stata anche diposta, per domani, la chiusura delle scuole, asili nido compresi, di ogni ordine e grado. Il maltempo ha provocato anche incidenti potenzialmente pericolosi: sul ponte che collega Mestre a venezia è crollato, a causa del forte vento gelido, un pilone segnaletico bloccando di fatto il traffico in entrambe i sensi di marcia.
Fortunatamente al momento nessun automobilista stava transitando, altrimenti il veicolo sarebbe stato colpito in pieno con inevitabili drammatiche conseguenze. Ma nella caduta il palo ha tranciato la linea elettrica del tram e ci sono volute ore per ripristinare la situazione con la circolazione che è ripresa con regolarità soltanto nelle ore serali. Le raffiche di Bora hanno toccato i 130 km orari a Trieste, dove camminare per le strade, a causa del vento e delle temperature estremamente basse, è risultato molto difficile. Anche in molti comuni liguri è caduta, nel corso del pomeriggio di domenica, la neve: anche a Genova i fiocchi hanno imbiancato tetti e strade. Sulle colline di Livorno la situazione è analoga: da ore nevica sulle colline con la neve che è arrivata anche a Firenze, pur sciogliendosi poco dopo. Non solo a Roma: in molti comuni italiani domani le scuole resteranno chiuse, dal riminese al parmense, dalla Gallura al foggiano. (foto Meteo Lazio)
