Le piante sono più antiche di quanto si pensi. Stando a quanto scoperto dagli esperti analizzando alcuni resti di fossili vegetali risalenti a 420 milioni di anni fa, è emerso che le piante avrebbero iniziato a colonizzare la Terra molto prima, circa 520 milioni di anni fa. Avrebbero dunque 100 milioni di anni in più di quanto si pensasse sino ad oggi: i risultati della scoperta sono stati pubblicati sulla rivista dell’Accademia delle Scienze degli Stati Uniti e dell’università britannica di Bristol e commentati da Mark Puttick, co-autore dello studio. “I resti fossili sono troppo scarsi e incompleti per aiutare a datare in modo affidabile l’origine delle piante terrestri – ha spiegato – Con l’orologio molecolare abbiamo confrontato le differenze nella composizione genetica delle piante viventi e utilizzato le datazioni fossili per completare il quadro”.
Quello che può essere considerato il vero e proprio antenato delle piante terrestri, dunque, era già presente intorno a 500 milioni di anni fa, nel periodo cambiano, in concomitanza con la comparsa dei primi animali terrestri. L’arrivo delle piante, a partire dalle alghe fino a quelle che hanno colonizzato la terraferma, ha cominciato ad influenzare il clima terrestre. Jennifer Morris ha guidato il team di ricercatori in questa approfondita analisi che ha permessi di riscrivere la storia dellle piante; tutto grazie all’orologio molecolare, attraverso il quale vengono studiate le differenze genetiche tra specie viventi e resti di specie fossili. Il risultato consente di determinare l’epoca nella quale è comparsa una specie, ma anche di effettuare una stima del tempo trascorso dal momento nel quale due specie, discendenti dal medesimo antenato, si sono separate.