Scoperta eccezionale quella fatta da un team di ricercatori coordinati dall’Università dell’Oregon che avrebbero individuato un antico sentiero fossilizzato percorso dai mammut. Sul percorso, rinominato ‘autostrada dei mammut’, sono state infatti scoperte 117 diverse impronte, ben impresse nel terreno di origine vulcanica, risalenti ad almeno 43mila anni fa e appartenenti ad esemplari giovani ed adulti. Grazie alle impronte è stato possibile, tra le altre cose, ricostruire anche un viaggio di famiglia con una femmina adulta claudicante accompagnata dai cuccioli.
Il paleontologo Greg Retallack, primo fra tutti ad individuare, nel 2014, il sentiero, si è concentrato nel 2017, su una ventina di orme diverse dalle altre: “A volte – ha spiegato – le orme di queste antiche creature ci dicono più di quanto non facciano le loro ossa, soprattutto per quanto riguarda il loro comportamento: è sorprendente vedere queste interazioni conservate nei fossili. Queste impronte – ha sottolineato facendo riferimento a quelle analizzate lo scorso anno – erano molto vicine, e quelle poste a destra erano più profonde di quelle a sinistra, come se a lasciarle fosse stato un mammut adulto claudicante”. Non distanti il paleontologo ha individuato due scie composte da piccole orme che, a fasi alterne, si avvicinavano ed allontanavano dall’adulto. Da qui ha dedotto che gli esemplari giovani potrebbero “aver interagito con una femmina adulta ferita, tornando più volte da lei durante il viaggio probabilmente perché preoccupati per la sua andatura lenta. Un simile comportamento è stato osservato anche nei branchi matriarcali dei moderni elefanti africani”. I risultati dello studio sono stati pubblicati online dalla rivista ‘Palaeogeography, Palaeoclimatology, Palaeoecology’.