Il sole riscalda sempre meno. Almeno secondo quanto scoperto dai ricercatori dell’università di San Diego, California, coordinati dal fisico Dan
Lubin. Nella ricerca, pubblicata sull’Astrophysical Journal, si evidenzia come da qui ai prossimi 50 anni la Terrà verrà riscaldata progressivamente un po’ meno a causa del fatto che la nostra stella diventerà un po’ meno attiva. Ma questo, sottolineano i ricercatori, non avrà conseguenza alcuna sul riscaldamento globale provocato dall’uomo con le sue attività. Il clima più freddo è, sottolineano gli esperti, il risultato di un grande minimo: si tratta di un evento che si verifica a cadenza periodica e che è provocato da una riduzione del magnetismo del Sole che comporta una diminuzione della quantità di raggi ultravioletti che raggiunge la superficie del nostro pianeta. Già nel XVII secolo si verificò un perioddo simile in Europa, legato al cosidetto minimo di Maunder, tale da provocare fenomeni unici nel loro genere; basti pensare al fatto che sia il Tamigi che il mar Baltico si ghiacciarono completamente.
Cosa potrebbe succedere nel corso del prossimo mezzo secolo? i ricercatori hanno provato ad ipotizzare dal 2020 al 2070, una radiazione solare ridotta dello 0,25%: questo porterebbe ad un drastrico calo della temperatura media sulla Terra, pari anche a diverse decine di grafi. Ma un nuovo grande minimo, ha aggiunto Lubin, non farebbe altro che rallentare il riscaldamento globale, un fenomeno che, è noto, è legato all’alta concentrazione di Co2 nell’atmosfera.