Annullato l’esperimento Sox, manca il componente russo

Nulla da fare per Sox, l’esperimento che era stato organizzato nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Infn. E’ stato infatti annullato a causa del fatto che il componente russo fornito dall’associazione Pa Mayak, considerato il cuore dell’esperimento denominato short distance oscillations with boreXino, non ha le caratteristiche tecniche tali da consentire al rivelatore di individuare i neutrini sterili. Si tratta di particelle che, se osservate, potrebbero aprire una nuova era nel mondo della fisica. Questo ha portato l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare ed il commissariato francese per l’energia atomica a decidere di annullare l’esperimento Sox.

esperimento borexino

Già nel mese di dicembre l’esperimento era stato spostato a causa dei ritardi nelle consegne di un componente che, nei mesi scorsi, ha sollevato non pochi timori da parte delle associazioni ambientaliste. Il componente, è stato accertato, funziona solo ad un terzo dell’intensità necessaria per condurre l’esperimento rendendo di fatto impossibile la produzione del mumero minimo di particelle necessario. L’esperimento prevede l’utilizzo del Cerio 144, un materiale radioattivo da utilizzare come sorgente di particelle-esca. Sarebbe stato sigillato in una doppia capsula di acciaio schermata da uno scudo di tungsteno di 2,4 tonnellate e spesso 19 cm. Impedendo così ai raggi gamma (che vengono prodotti con i neutrini) di disperdersi. Non è chiaro al momento, se e quando l’esperimento verrà effettuato.