Allarme e preoccupazione nelle Filippine in seguito all’esplosione e alla conseguente eruzione del vulcano Mayon. Sebbene il fenomeno abbia avuto inizio lo scorso 13 gennaio, l’eruzione è ancora in corso ed ha colpito oltre 54 località della provincia di Albay per un totale di oltre 70.000 abitanti. L’esplosione di ieri sera è stata classificata come una delle più violente dall’inizio della fase di attività del vulcano.
Secondo l’Istituto nazionale di vulcanologia, dopo esser stata proiettata a 600 metri di altezza, la lava ha percorso 3 km di distanza dal cratere, provocando nubi di cenere che si estendono fino a 5 km sopra il vulcano. Oltre 60.000 le persone evacuate, scuole chiuse in ben 17 comuni tra le province di Albay e Camarines Sur, nonché circa 50 voli cancellati a causa dell’eruzione. Secondo le autorità, non è da escludersi un nuovo fenomeno eruttivo, pertanto l’area di rischio è stata estesa fino a un raggio di 8 km dal cratere.