Nell’anno appena trascorso le scosse di terremoto registrate nel nostro paese sono state 44.459, circa il triplo del 2015 quando gli eventi sismici furono circa 15mila. A renderlo noto è l’INGV sulla base dei dati relativi all’anno appena trascorso e dei periodi passati. I terremoti nel 2017 sono stati più numerosi anche rispetto al 2014 quando gli eventi furono 24.300, mentre nel 2016 il picco di 53.000 terremoti è legato soprattutto agli eventi nelle regioni dell’Italia Centrale. Sempre nel 2017 i terremoti registrati con una magnitudo superiore ai cinque gradi della Scala Richter sono stati cinque, ventuno compresi tra i 4 e 370 tra i tre ed i quattro gradi.
Ben l’80% dei terremoti avvertiti in Italia, si sono originati nelle regioni dell’Italia centrale come repliche della sequenza iniziata il 24 agosto del 2016 ed ancora in corso. I dati, spiegano gli esperti, mostrano come lo sciame attivo tra Umbria, Lazio, Marche ed Abruzzo sia in via di attenuazione anche se dovranno trascorrere mesi affinché il tutto si esaurisca completamente. Nel 2017 sono stati numerosi i terremoti anche in Emilia Romagna, nell’area dell’Appennino tosco-emiliano, sul Gargano e tra Calabria e Sicilia.