Il clima estremo sta facendo sempre più vittime nel mondo animale. Mentre nel Nord America il freddo record ha disorientato gli squali e ghiacciato gli iguana, precipitati dagli alberi, in Australia le temperature che sfiorano i cinquanta gradi mettono in seria difficoltà la sopravvivenza degli opossum le cui zampe si ustionano a contatto con i tetti e l’asfalto mentre gli uccelli non riescono a prendere il volo per la forte disidratazione. Ma sono gli effetti sulle volpi volanti a stupire gli australiani.
Numerosi pipistrelli sono stati avvistati precipitare dagli alberi ”cotti” dalle temperature estreme. Un caldo che non lascia scampo soprattutto ai giovani esemplari scoperti in più di un’occasione privi di vita sugli alberi e sul terreno. Gli esemplari di pipistrelli uccisi dal caldo estremo sono oltre trentamila secondo i calcoli, nel periodo compreso tra il 1994 ed il 2008. Il totale delle volpi volanti ammonta, ora, a 400mila esemplari, un numero largamente inferiore ai 560mila presenti in Australia nel 1989. Un tracollo che ha spinto le autorità a considerarli come “ specie vulnerabile”.