Sono trascorsi 800mila anni da quando un asteroide colpì la Terra nell’area del Sud Est Asiatico. Un impatto devastante che sconvolse il clima sul nostro pianeta. Si trattava di un oggetto dalla lunghezza di un chilometro che innescò un’esplosione che proiettò materiale in un’area di 10mila chilometri tra Asia, Oceania fino al Polo Nord. L’impatto sconvolse il clima oscurando il pianeta con ceneri e fuliggine. A pagarne le conseguenze maggiori furono gli antenati dell’Homo Sapiens che popolavano la Terra in quell’epoca lontana. I resti dell’impatto sono stati scoperti da un team di ricercatori in Thailandia. Si tratta di tre grandi tectiti, dal peso di circa venti chili. Ma cosa sono le tectiti?
Sono dei frammenti vetrosi che si producono sulla Terra dopo una violenta esplosione provocata da oggetti di grandi dimensioni. La presenza dei resti di minerali rappresenta una scoperta importante per risalire all’impatto meteorico anche se non mancano gli esperti che invitano ad analizzare meglio gli altri reperti nell’area, prima di giungere a conclusioni affrettate. Uno degli aspetti che fa dubitare gli studiosi, ad esempio, è la mancata scoperta del cratere di impatto, probabilmente per la vastità dell’area da controllare o per gli effetti dell’erosione atmosferica e geologica.