Onde sonore killer di hard disk mi
Tra i tanti trucchi e sistemi per provocare un crash di un sistema e soprattutto di un hard disk, è veramente bizzarro scoprire che quello più subdolo è quello che prevede l’uso di onde sonore. Eppure, chi sa usare questo elemento fondamentale del suono può mandare in tilt in un colpo solo computer e server. E’ il risultato pubblicato su Bleeping Computer ed effettuato da scienziati dell’Università di Princeston e Perdue: basta che esse siano usate a determinate frequenze ed angolazioni per provocare vibrazioni negli hard Disk, causando dei danni irreparabili con una grossa perdita di dati. E tutto ciò è seccante soprattutto per chi lavora moltissimo al computer, o lo usa solo per diletto o per investire. Oltre aa perdere un prezioso strumento di lavoro, può far perdere potenziali affari. Pensiamo ai trader e a chi, affetto dalla febbre delle criptomonete, voglia investire del denaro vero sui tanto decantati Bitcoin, oppure voglia comprare Ripple dato che gli esperti del comparto monete digitali sostengono che sia la moneta virtuale del 2018.
Come distruggere un hard disk con le onde sonore
Gli hard disk attuali hanno sistemi di sicurezza che mettono a riposo i braccetti delle testine, proprio per evitare che vibrazioni eccessive causino danni alla superficie dei dischi: con i vecchi elementi succedeva proprio durante il trasporto, per questo motivo è stata migliorata la tecnologia per salvarli. Capitava spesso infatti che un cliente comprava un pc e che se lo ritrovasse difettato. Il risultato era che il device restava in assistenza per mesi prima di scoprire il difetto. Ma risolto un problema, se ne è creato un altro. Proprio aver rimediato a questa vulnerabilità si è trasformato in un punto debole, in quanto così facendo l’hard disk smette di leggere e scrivere dati e potenzialmente potrebbe anche provocare un crash di sistema con riavvio della macchina. Insomma, il classico spegni e riaccendi dei principianti non sarebbe consigliato in questo caso.
Nessun pericolo per le transazioni
Secondo la pubblicazione su Bleeping Computer, la tecnica delle onde sonore potrebbe ad esempio essere utilizzata per evitare che l’hard disk di un Bancomat registri i dati di un attacco, mentre i malintenzionati iniettano nel sistema un malware in grado di costringere la macchina ad erogare denaro. Insomma, le onde sonore in mano a dei malintenzionati potrebbero provocare grossi danni, anche se in questo “inganno sonoro”, per fortuna, ci sarebbero delle pecche da non trascurare. Il suo limite è che richiede una vicinanza al device da attaccare, anche se ovviamente, aumentando le dimensioni dell’emettitore e la sua potenza, la distanza può aumentare. Al momento non si tratta di una tecnica di attacco vera e propria per mancanza di strumentazione e ciò che finora è stato riportato è solo di uno studio teorico che evidenzia alcune vulnerabilità dei sistemi attuali. Insomma, non siamo arrivati al livello dei pericoli di Gotham City, in cui The Joker, The Penguin e gli altri cattivi vogliono impadronirsi della città e sconfiggere l’eroe Batman per mezzo di antenne gigantesche e trasmettitori per inondare la cittadina di onde sonore e dominare il mondo. Gli scienziati, tuttavia, suggeriscono di adottare alcune semplici contromisure, come schermature acustiche di protezione per hard disk e sistemi sensibili, oppure investire in dischi allo stato solido.