Un utilizzo davvero particolare potrebbe vedere protagonista lo yogurt nel prossimo futuro. A renderlo noto è una ricerca pubblicata sulla rivista Joule dalla Cornell University con la collaborazione dell’Università tedesca di Tubinga. Gli esperti, in pratica, hanno dimostrato la possibilità di produrre energia utilizzando come materia prima il siero di latte dello yogurt greco composto principalmente da acido lattico e zuccheri come il lattosio ed il fruttosio. La sostanza è stata versata in due bioreattori, uno ricco di batteri che agiscono con basse temperature ed il secondo ”amanti del caldo” ed in grado di reagire sui cinquanta gradi. Il conseguente processo chimico ha portato allo sviluppo di acido caproico e acido caprilico: due composti in grado di fungere da antibiotici per gli animali ed impiegabili nella produzione di biocarburanti.
Si tratta di un processo totalmente sostenibile ed a ”ciclo chiuso”, in grado di rappresentare una valida soluzione per il sostentamento del settore agricolo e zootecnico. Il progetto è, però, ancora in fase iniziale e con notevoli margini di miglioramento. “C’è ancora molto da fare” sostengono gli esperti aggiungendo come i processi regolati dalla biologia potrebbero essere utilizzati anche in altri ”flussi di rifiuti”.