E’ un insediamento antichissimo quello appena scoperto sulle coste egiziane. Si tratta della città di Heracleion in lingua greca, nota anche come Thonis in egizio. A portarla alla luce è un team di ricercatori dell’European Institute for Underwater Acheology. Ad emergere dalla sabbia sono i resti di statue, vascelli, ma anche intere costruzioni come templi e vari edifici. I primi rinvenimenti sono stati realizzati ad una profondità di ben trenta metri a circa due chilometri da Abukir, poco lontano da Alessandria d’Egitto. I resti dell’antica città che fungeva da cerniera tra il Mediterraneo e la valle del Nilo, sono in condizioni ottimali e risalgono ad un periodo compreso tra il VI ed il IV secolo avanti Cristo.
Gli scavi hanno portato alla luce anche numerose monete, varie scritte sia in greco che in egizio ed un’enorme statua di Hapi, il dio egizio della piena del Nilo. Ma le scoperte potrebbero essere solo all’inizio. L’antbica città egiziana aveva dimensioni enormi ed è in gran parte da esplorare. Ma cosa ha fatto affondare Heracleion? Secondo gli esperti il suolo argilloso non avrebbe retto al peso degli edifici e sarebbe stata inondata dal mare in seguito ad un forte terremoto.