E’ ufficiale, il 2017 è stato l’anno meno piovoso da oltre duecento anni ad oggi. Un vero e proprio record di siccità quello registrato in questi mesi con dati che, per gravità, superano il 1945. Il calcolo viene effettuato dal mese di dicembre del 2016 al dicembre del 2017 e mostra numeri allarmanti. Lunghi periodi secchi si sono susseguiti senza sosta nell’ultimo periodo con deficit negativi in tutti i mesi, ad eccezione di gennaio, settembre e novembre che hanno fatto registrare una quantità di pioggia discreta. I restanti periodi sono un avvicendarsi di cali compresi tra il 30 ed il 50%. Il risultato generale è un crollo che, in media, ha raggiunto i trenta punti percentuali rispetto ai numeri registrati tra il 1971 ed il 2000. Una quantità leggermente inferiore anche al 1945 quando la quantità di pioggia fu del 29% più bassa.
E’ l‘estate a registrare i dati peggiori con un calo del 61% e punte di – 82% in agosto; male anche l’autunno con il mese di ottobre che, con un 79% in media di precipitazioni, rappresenta uno dei mesi più secchi di sempre. E mentre le piogge diminuiscono, le temperature si alzano. Secondo l’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche, il 2017 ha raggiunto punte record anche per il caldo, posizionandosi alla quarta posizione, dall’Ottocento a oggi, come uno dei periodi più bollenti. A superare il 2017, come temperature, si posiziona solo il 2003 con un aumento di 1.36 gradi, il 2014 con 1.38 oltre alla media ed il 2015 che rappresenta l’anno più caldo di sempre un +1.43.