Alcune compresse possono risultare particolarmente difficili da ingoiare, specialmente da parte delle persone anziane che hanno difficoltà di deglutizione. E non sono pochi gli anziani che, per riuscire ad ingerire la propria medicina, decidano di spezzare, triturare o mescolare il contenuto delle compresse negli alimenti pensando che non cambi nulla rispetto al deglutire la capsula intera. Invece le cose cambiano e non poco e sono i geriatri a segnalare quanto questa pratica possa rivelarsi molto pericolosa; gli esperti della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria lo hanno sottolineato nel corso del Congresso Nazionale, giunto alla sua 62esima edizione, in programmma a Napoli, spiegando che dividere o schiacciare le pillole per poterle assumere più facilmente va ad alterare la terpia con rischi di sotto o sovra dosaggi. E’ emerso che almeno quattro anziani su dieci frantumano le compresse andando ad alterarne di fatto la struttura e ben uno su cinque mette la medicina nei cibi per ‘cammuffarla’.
Nicola Ferrara, presidente Sigg ha ricordato che “dividere le pillole è sempre fonte di errori. L’imprecisione è inevitabile soprattutto negli anziani che hanno spesso difficoltà visive o problemi articolari alle mani. Non parliamo poi di quando la pastiglia viene triturata: non perderne una parte consistente è praticamente impossibile. Un’operazione che viene spesso estesa a tutte le medicine prescritte, mescolate in un’unica soluzione”.