La Tomba di Gesù non risale all’anno Mille come si credeva in passato, ovvero al periodo dei Templari, ma ad un passato molto più lontano, contemporaneo all’imperatore Costantino. E’ il 345 dopo Cristo l’anno della realizzazione della struttura secondo gli scienziati che hanno studiato la malta presente in un’intercapedine tra a grotta originale ed una lastra di marmo del XVI secolo. Insomma sarebbero stati i Romani a realizzare la struttura, sotto la guida dell’imperatore cristiano e l’indicazione del vescovo Macario, che fece realizzare anche la Basilica del Santo Sepolcro dopo aver scoperto i resti del Profeta.
Nei secoli la struttura ha subito danni in diverse occasioni con una devastazione quasi completa nel 1009 ad opera del califfo al-Hakim bi-Amr Allah. Nonostante i vari danneggiamenti, la tomba di Cristo è comunque rimasta nello stesso luogo originale. Sulla base di questi dati gli esperti hanno analizzato i materiali raccolti nel corso dell’ultimo restauro con la Luminescenza Ottica Stimolata (OSL), ovvero l’esposizione alla luce dei sedimenti di quarzo presenti nella malta. Si tratta di una scoperta importante perché basata su elementi incontrovertibili.