Quante volte abbiamo visto le mosche posarsi sugli alimenti senza dargli troppa importanza? In realtà i rischi derivanti dagli insetti, per la nostra salute, sono molto più gravi di quanto potessimo immaginarci. A rivelarlo è una ricerca dell’Università Federale di Rio De Janeiro, dell’Università Statale della Pennsylvania e dell’Università Tecnologica Nanyang di Singapore. Analizzando il microbioma trasportato da 116 mosche provenienti da tutto il mondo, gli esperti hanno rilevato agenti patogeni molto pericolosi. Le mosche, infatti, usano il materiale fecale o putrefatto per cibarsi o per alimentare le larve in ambienti ricchi di batteri e sostanze pericolose.
Sono le ali delle mosche a presentare una quantità maggiore di batteri, con presenze in alcuni casi di l’Helicobacter pylori, scoperto in quindici mosche del Brasile, ed in grado di provocare danni all’apparato digestivo. Altri batteri sono quelli della salmonella, antrace, tubercolosi ed addirittura del colera oltre ai parassiti come ossiuri e tenie. Dalla ricerca è emerso, inoltre, come siano le mosche di città a presentare quantità maggiori di agenti patogeni rispetto a quelle analizzate in campagna. Si tratta di un aspetto preoccupante a detta degli esperti e poco preso in considerazione dalla sanità pubblica, visto che gli insetti sono in grado di l’accelerare la diffusione di epidemie.