E’ uno sciame sismico record quello registrato, in questi giorni, lungo la Faglia di Sant’Andrea, in California. Dopo la prima scossa, registrata lunedì 13 novembre con una magnitudo 4.6 gradi ed epicentro a Monterey, in California, un lungo sciame sismico ha interessato l’area con terremoti quasi tutti di lievi entità. Sono 134 le scosse registrate entro cinque chilometri dall’epicentro del terremoto di lunedì secondo i dati dell’USGS, l’Istituto Geofisico Statunitense. Si tratta di eventi di lieve entità, con soli 17 scosse con magnitudo pari a 2.5 gradi e sei superiori al terzo.
Le scosse rappresentano una sequenza di assestamento che potrebbe portare a nuovi eventi con magnitudo compresa tra i due ed i tre gradi ancora per alcuni giorni, spiegano gli esperti. Gli eventi di questi giorni riportano l’attenzione sulla pericolosità sismica dell’area della Faglia di Sant’Andrea, la faglia trascorrente che ha una lunghezza di 1.300 chilometri e che segna il confine tra la placca nordamericana e quella pacifica. La storia dell’area è segnata da pesanti terremoti che hanno modellato il paesaggio innalzando una catena montuosa, la famosa Transverse Range.