Il vortice osservato su Titano rappresenta uno dei fenomeni atmosferici più misteriosi mai osservati nel Sistema Solare. L’origine e la composizione della formazione è, oggi, chiara grazie ad una serie di ricerche dell’Università di Bristol, in Inghilterra. Sulla base dei dati rilevati dalla sonda Cassini gli esperti hanno scoperto come l’irradiazione solare provochi delle reazioni chimiche ”esotiche” sulla spessa atmosfera del satellite portando alla formazione di particolari composti come etano, acetilene, acido cianidrico e cianoacetilene. Si tratta di sostanze che, secondo i dati ad infrarosso catturati dalla sonda di Nasa ed Esa, possono assorbire il calore interno di Titano per poi sprigionarlo successivamente nello spazio attraverso le radiazioni.
Si tratta di un processo che provocherebbe un raffreddamento dell’atmosfera del corpo celeste. I gas vengono sospinti dalla circolazione atmosferica e concentrati in determinati punti, spesso al di sopra dei poli. Il fenomeno provocherebbe la formazione di nuvole freddissime di cianuro di idrogeno, una particolare formazione individuata dalla sonda Cassini durante le fasi di avvicinamento alla luna di Saturno. Il vortice scoperto su Titano, in particolare, mostrava temperature pari a centocinquanta gradi sotto zero e non risultava in nessun tipo di modello del satellite. Solo grazie alla sonda Cassini si è riusciti a fare chiarezza su uno dei fenomeni atmosferici più misteriosi mai osservati.