Un antichissimo trono potrebbe nascondersi nella misteriosa cavità appena scoperta nella piramide di Cheope, in Egitto. Ad avanzare la nuova affascinante teoria è Giulio Magli, del Politecnico di Milano. Secondo l’esperto la struttura si comporrebbe di ferro, il metallo proveniente dai meteoriti. La cavità appena scoperta, spiega l’esperto, ha una funzione simbolica ben precisa perché orientata sull’asse nord-sud, un particolare non di poco conto secondo l’esperto. La teoria del trono si basa, oltre che sulla particolare collocazione nella struttura, sugli antichi testi secondo i quali l‘anima del faraone avrebbe preso il posto tra le ”stelle che non muoiono mai”.
Si tratta di una formula che indica, molto probabilmente, le stelle circumpolari nella Costellazione dell’Orsa e del Drago. Il testo descrive, inoltre, un percorso dell’anima tra le porte del cielo. Due ”porte” della piramide sono state scoperta: una nel condotto sud senza via di uscita mentre quella in direzione nord resta ancora inesplorata. Secondo i ricercatori è probabile che quest’ultima apertura sia in comunicazione con la nuova camera scoperta nella quale, secondo la nuova teoria, si troverebbe il trono di ferro meteorico del faraone collocato idealmente tra le stelle.