Nuove ipotesi su Oumuamua, l’asteroide che sta attraversando il Sistema Solare proveniente da un altro sistema planetario. Secondo una ricerca dell’Università di Standord, l’oggetto sarebbe un denso aggregato di materia oscura in grado di produrre un’attrazione gravitazionale che potrebbe spostare di una decina di metri l’orbita di Mercurio, della Luna ed in maniera impercettibile anche quella terrestre. Per ora il mondo scientifico ha accolto la supposizione con una certa diffidenza, in attesa di nuovi dati che possano confermare o smentire l’ipotesi.
Se l’asteroide interstellare Oumuamua fosse davvero un pezzo di materia oscura avrebbe un peso enorme, pari ad un centesimo della Terra. Per ora i dubbi degli esperti sulla natura dell’oggetto misterioso sono tanti, ma basterà verificare l’orbita di Mercurio dopo il passaggio dell’oggetto per verificare eventuali spostamenti. Solo allora l’ipotesi avanzata dall’Università di Stanford potrà essere invalidata o confermata. Scoperto dal sistema di telescopi PAN-starrs, Oumuamua, chiamato anche 2017 U1, è il primo oggetto non originato nel nostro Sistema Solare mai osservato. L’asteroide ha raggiunto il punto di minima distanza dal Sole, pari a 38 milioni di km, il 9 settembre del 2017 e dalla Terra, con 24 milioni di chilometri, il 14 ottobre 2017, prima dell’individuazione.