In queste ore si sta formando un “ciclone mediterraneo” sul Mar Ionio: ho usato le virgolette in quanto non è il termine tecnico per esporre il concetto, bensì medicane. La differenza sostanziale sta nella pressione interna: un ciclone mediterraneo, per essere tale, deve avere pressione al di sotto dei 1000 hPa nel suo centro ed un “hot core”, cuore caldo. In questo momento il vortice sul Mar Ionio ha una pressione ben al di sopra dei 1000 hPa nel suo core, circa 1007 hPa, ma stiamo assistendo ad una fase di tropical transition, in cui il minimo barico si sta approfondendo ed organizzando. Fenomeni di medicane sono discretamente frequenti (anche più di un paio l’anno in alcune occasioni), mentre un vero e proprio ciclone mediterraneo/TLC è un fenomeno estremamente raro (forse l’ultimo fu il TLC Rolf che causò l’alluvione di Genova nel novembre 2011, con pressione da 992 hPa nel suo centro).
La fase di “tropical transition” è ben visibile al satellite, con l’attorcigliarsi delle nubi attorno al minimo di bassa pressione nello Ionio. In questa fase i venti iniziano ad essere molto violenti (quasi a 100 km/h vicino al minimo) ed i mari sono in burrasca. In Italia gli effetti non saranno molti (temporali forti solo sulla costa est della Calabria e su alcune zone della Puglia), mentre gli effetti saranno molto significativi sulle coste Ovest della Grecia. Seguiremo con attenzione l’evolversi del fenomeno.