Tracce di foreste in uno dei luoghi più estremi del pianeta. Un team di ricercatori dell’Università di Wisconsin-Milwaukee ha rilevato i fossili di un’antichissima foresta presente sul continente Antartico circa 260 milioni di anni fa, in un’epoca in cui il Polo Sud presentava condizioni più adatte ad ospitare varie forme di vegetazione. La foresta risale al periodo del Permiano quanto l’Antartide era parte integrante della Godwana, il supercontinente che racchiudeva l’odierna Africa, l’Australia, l’India e la penisola Arabica. In quel lontano passato l’area era ricoperta da una ricca vegetazione di muschi ed una particolare pianta, la Glossopteris. La vegetazione, davvero fitta, ricopriva probabilmente l’intero continente, anche se probabilmente, senza la biodiversità presente nelle foreste di oggi.
Nonostante ciò le foreste erano molto resilienti ed in grado di resistere agli stravolgimenti dell’ambiente passando dal letargo del periodo freddo all’attività estiva in pochissime settimane. Tutto ciò non fu sufficiente a resistere agli stravolgimenti del clima che portarono alla colossale estinzione del Permiano – Triassico che decimò gli esseri viventi sul nostro pianeta, tra cui le piante. Le tracce di foreste scoperte in Antartide consentiranno di fare luce su cosa causò effettivamente l’estinzione oltre 251 milioni di anni fa. Ad oggi la teoria più accreditata indica in un improvviso aumento dei gas serra, prodotti da una serie di eruzioni in Siberia; un evento di proporzioni colossali ed ancora poco chiaro.