E’ una scoperta davvero curiosa quella realizzata da un team di esperti a largo del Portogallo. Si tratta di un animale antichissimo, giunto ai giorni nostri dopo milioni di anni di evoluzione, dall’epoca della Pangea. Ha ben trecento denti affilati, una testa che sembra quella di un serpente ed un corpo allungato. L’animale, già conosciuto con il nome scientifico di Chlamydoselachus anguineus, si è sviluppato in contemporanea ai dinosauri, ma a differenza loro è sfuggito alle estinzioni del passato per motivi ancora non ben chiari. Durante la sua lunga permanenza sul nostro pianeta, pari a circa ottanta milioni di anni, lo squalo serpente non è quasi mai venuto a contatto con la specie umana rimanendo un mistero fino ai giorni nostri.
Di conseguenza le informazioni che abbiamo sono poche e frammentarie. Sappiamo, ad esempio, che vive in una vasta area del Pacifico, dai fondali del Giappone fino alla Nuova Zelanda, ma evidentemente vive anche nell’Atlantico come evidenzia l’ultimo ritrovamento. Quella dello squalo serpente rappresenta solo l’ultima delle scoperte realizzate nelle profondità oceaniche confermando, ancora una volta, come i fondali rappresentino un habitat quasi del tutto inesplorato dall’uomo.