Un nuovo allarme è stato lanciato dal celebre astrofisico Stephen Hawking riguardo il futuro dell’umanità ed in particolare sugli effetti dell’intelligenza artificiale. Nel corso di un’intervista rilasciata alla versione cartacea di Wired, l’esperto ha chiarito come ormai l‘uomo sia giunto ad un punto di non ritorno ed è probabile che l’evoluzione dell’intelligenza artificiale giungerà ad un livello superiore dell’uomo. In pratica, secondo Hawking, l’uomo realizzerà presto dispositivi basati in grado di replicarsi e migliorarsi mettendo in crisi il dominio della nostra specie.
Non è la prima volta che Hawking mostra preoccupazioni riguardo l’intelligenza artificiale e sulla capacità di superare le capacità del cervello dell’uomo. Insomma il rischio è che l’uomo si lasci sfuggire lo strumento dalle mani con il pericolo di diventare una specie inferiore e sottomessa. Ma qual è la soluzione? Secondo l’astrofisico è giunto il momento di trovare un’alternativa alla Terra, un luogo con condizioni favorevoli alla nostra esistenza. Tutto ciò dovrebbe avvenire entro i prossimi seicento anni; per quella data, avverte Hawking, il nostro pianeta si trasformerà in un luogo infernale, per gli effetti del riscaldamento globale e dominato dalle macchine.