Dal 2010 ad oggi l’attività delle fumarole dei Campi Flegrei è aumentata notevolmente. A rivelarlo è una ricerca coordinata dall’INGV e pubblicata sulla rivista Geology della Geological Society of America. Il fenomeno, spiegano gli studiosi, è all’origine dell’aumento dei tremori registrati nell’area. Il sismometro è stato installato nei pressi di una fumarola, ai Campi Flegrei. I dati rilevati sono stati confrontati con quelli relativi alle emissioni della Solfatara di Pozzuoli.
I risultati, spiegano gli esperti, mostrano come il tremore sia cresciuto sensibilmente nel giro degli ultimi sette anni. La ricerca conferma come i fluidi vulcanici al di sotto del supervulcano dei Campi Flegrei siano aumentati notevolmente negli ultimi anni confermando i dati che nei mesi scorsi indicavano un aumento della pressione sotterranea ed un acceleramento dei processi di riscaldamento e deformazione della superficie. Lo studio, inoltre, dimostra come i sismometri possano essere installati anche nei pressi delle fumarole, in questo caso vicino a quella di Pisciarelli, nonostante il tremore generato dall’attività idrotermale disturbi la misurazione dei terremoti.