Viene dal Mar Rosso e sta popolando il Mediterraneo centrale come ”specie invasiva”. E’ il granchio blu, un crostaceo decapode i cui rischi, per il nostro ecosistema, sono stati illustrati da Giovanni Tumbiolo, il presidente del Distretto della Pesca e Crescita Blue insieme ad Abdallah Rabhi, il sottosegretario di Stato tunisino con delega al mare, in un incontro a Tunisi. Il granchio blu, spiegano gli esperti, si caratterizza per una notevole voracità e da mesi sta popolando le coste di Libia e Tunisia.
La diffusione dell’animale è rapida e produce ingenti danni alle reti dei pescatori con alcuni esemplari pescati anche ad oltre ottanta metri di profondità. Danni ingenti si registrano anche per le larve degli altri crostacei che questa specie distrugge; nelle ultime settimane la Tunisia ha visto crollare il mercato dei gamberoni. Insomma una specie aliena la cui presenza risulta devastante per i fragili equilibri ecologici del Mediterraneo e dell’economia della pesca in Tunisia. Intanto i primi avvistamenti sono stati registrati anche nei mari italiani, in particolar modo nelle regioni meridionali, ma anche nell’Alto Adriatico. Insomma l’invasione del granchio blu del Mar Rosso potrebbe riguardare presto anche le nostre coste mettendo in pericolo il già fragile settore ittico italiano.