Il pipistrello rischia di scomparire, la causa è la perdita dei boschi

E’ un grido d’allarme, quello lanciato dagli esperti in merito al rischio di scomparsa di una specie di pipistrello che, anche a causa della perdita di boschi maturi, potrebbe sparire per sempre. Si tratta della nottola chirottero, che come le altre 29 specie che abitano l’Italia, si prepara al periodo di riposo invernale nascondendosi nelle grotte o in ampie fessure. Qui, riducendo il battito cardiaco, entrerà in letargo sopravvivendo grazie alle riserve di grasso accumulate nel corso degli altri mesi dell’anno. La nottola per arrivare in Italia può migrare ogni anno per oltre 700 chilometri, come spiegano gli esperti, senza andare mai oltre la linea più meridionale che corre dal Golfo di Napoli al Golfo di Manfredonia.

pipistrelli italia

Ma a differenza degli altri esemplari di pipistrello, la nottola predilige tronchi cavi dei boschi di latifoglie per il suo letargo; un ambiente che però sta progressivamente scomparendo mettendo a dura prova sopravvivenza di questa specie di microchirottero. Anche se non vi è una precisa stima del numero di esemplari che vivono nel Belpaese, è noto che gli habitat forestali maruti nei quali la nottola trascorre l’inverno, si sono ridotti, negli ultimi 30 anni, ad un tasso maggiore del 10%. Molti esemplari dunque hanno iniziato a popolare anche gli ambienti urbani, dove però la loro sopravvivenza è a rischio poichè non particolarmente graditi dalle persone. In realtà gli esperti ricordano che i pipistrelli sono animali discreti e soprattutto utili che utilizzano gli ultrasuoni per muoversi nell’oscurità e che si cibano di diversi tipi di insetti, tra i quali le zanzare, rappresentando una specie di primaria importanza per il mantenimento degli ecosistemi.