Sei comete ”aliene” sono state scoperte al di fuori del Sistema Solare. Si tratta dei primi oggetti di questo tipo mai catturati dagli astronomi attraverso un’osservazione ”accidentale”. Gli esperti, infatti, erano intenti ad osservare la stella Kic 3542116 attraverso il telescopio Kepler. La luminosità del lontano corpo celeste, posizionato a ottocento anni luce dalla nostra posizione, è stata improvvisamente interrotta dal passaggio di una scia di polveri sottili. Il calo della luminosità è stato decritto dagli esperti della Massachusetts Institute of Technology in una ricerca pubblicata sul Monthly Notices of the Royal Astronomical Society.
Insomma una scoperta casuale per un oggetto lontano e dalle dimensioni davvero ridotte, tanto da essere passato quasi inosservato dagli strumenti di analisi dei dati di Kepler. A farle notare è stato Thomas Jacob, un appassionato di osservazione spaziale, un cosiddetto ”citizen scientist” di Washington. Analizzando i dati del telescopio, Jacob ha notato come la luminosità della stella calasse in tre occasioni con una curva di luminosità che sembrava molto simile a quella registrata in occasione del passaggio di un pianeta disintegrato. Partendo dal fatto che i segnali registrati non avessero una periodicità, gli esperti hanno dedotto che si trattasse di comete di grandi dimensioni, paragonabili ad Halley. Altri tre fenomeni simili sono stati individuati in seguito dagli astronomi portando il numero di comete a sei. Insomma dai dati sembra che la stella sia oggetto di un vero e proprio bombardamento di comete, un fenomeno che il Sole ha vissuto agli albori del Sistema Solare.