Gli italiani sono esposti a rischi maggiori di ictus rispetto agli altri popoli europei e del mondo. A rivelarlo è l’Istituto Superiore di Sanità che, a sorpresa, indica la Dieta Mediterranea come uno dei fattori di maggiore rischio. Oltre agli elementi classici di rischio come il fumo, l’obesità c’è anche l’abitudine a consumare cibi con alto contenuto di sale, un fattore tipico della nostra alimentazione e che rappresenta un fattore di rischio per lo sviluppo di pressione alta, patologie cardio-cerebrovscolari ed ictus. L’Istituto ha sottolineato come nell’ultimo mezzo secolo la dieta degli italiani abbia registrato una progressiva diminuzione di proteine e del consumo di grassi di origine vegetale in favore di quelle animali. Ad aumentare è stato anche il consumo di zuccheri semplici mentre sono diminuite le fibre e le vitamine.
L’alimentazione eccessiva e l’insufficiente smaltimento di calorie ha determinato significativi squilibri con un aumento di malattie cardiovascolari, dell’ictus e dei tumori. Secondo gli esperti la gran parte degli episodi di ictus potrebbero essere prevenuti attraverso un cambiamento delle condizioni di vita aumentando innanzitutto l’attività fisica. Bastano 150 minuti in una settimana di attività sportiva, ma anche una passeggiata a passo svelto, bici e perfino l’utilizzo delle scale in sostituzione dell’ascensore per prevenire la patologia. Per quanto riguarda la dieta il consiglio degli studiosi è di consumare dosi maggiori di frutta e verdura, oltre a cereali, legumi e pesci, diminuendo il consumo di carne.